Cosa vedere a Roca e Grotte della Poesia
Angoli di storia e archeologia
Il territorio di Melendugno con il suo mare e le sue spiagge è un territorio ricco di cultura. Qui la storia e la natura si abbracciano per creare paesaggi mozzafiato e legami con il passato. Scopri cosa vedere a Roca e Grotte della Poesia.
Le torri costiere
Cosa vedere a Roca e Grotte della Poesia

Punti di avvistamento, avamposti per la difesa del territorio salentino, simboli del paesaggio costiero
Le antiche torri sono costruite sulla costa rocciosa a presidio delle baie e dei tratti della costa del Salento.
In particolare esse sono parte di un complesso sistema difensivo voluto nei primi decenni del 1500 dall’imperatore Carlo V per contrastare le incursioni dei corsari saraceni.
Sebbene fossero presidiate all’interno da uomini armati, questi vi accedevano dall’alto con una scala di legno che veniva calata dal piano superiore. Ed è per questo motivo che le scale in pietra oggi visibili presso alcune torri furono realizzate solo quando cessarono le minacce provenienti dal mare e dalla terra.
Scopriamole perciò insieme. Prenota la tua visita.
Insediamenti rupestri e grotte
Cosa vedere a Roca e Grotte della Poesia

Anfratti e ambienti scavati nella morbida roccia accarezzata dal mare
Erano così gli habitat rupestri presenti in diverse località della costa adriatica salentina. In particolare questi ambienti scavati nella roccia erano spesso collegati ad antichi tracciati di comunicazione tra i principali centri del territorio.
Qui in Salento, gli insediamenti rupestri risalgono solitamente al periodo medioevale, potevano essere usati come abitazioni, o per attività produttiva o anche religiosa.
Avevano soprattutto un forte legame con le attività svolte in ambito marinaro come la pesca, il trattamento del pescato e le operazioni di approdo.
Ancora oggi, entrando in questi piccoli ambienti, si possono osservare alcune incisioni sulle pareti che raffigurano croci greche e latine, nomi di uomini e donne, imbarcazioni, pesci e stelle marine a sancire il forte legame di questi ambienti con il mondo marinaresco.
Grotta della Poesia
Cosa vedere a Roca e Grotte della Poesia

Un sistema di grotte carsiche che creano incantevoli scrigni d’acqua a cielo aperto
La rinomata Grotta della Poesia chiamata “Poesia Piccola” è stata individuata dal Prof. Cosimo Pagliara nel 1983.
In breve il nome Poesia deriverebbe dal termine greco-medievale POSÌA cioè bevuta di acqua; è dunque probabile che qui ci fosse una sorgente di acqua dolce, elemento spesso ricorrente negli antichi luoghi di culto ipogei. Infatti, la grotta fu frequentata in età antica come santuario costiero dai naviganti che attraversavano il Canale d’Otranto.
In particolare, sulle pareti di roccia, sono conservate centinaia di incisioni pre e protostoriche e interi testi votivi in lingua latina e greca. Qui si trovano spesso testi sovrapposti a quelli in lingua messapica, ancora oggi non è decifrata, databili al IV-II sec. a.C.
Area Archeologica di Roca
Cosa vedere a Roca e Grotte della Poesia

Roca, o Roca Vecchia, è oggi uno dei più importanti siti archeologici del bacino del Mediterraneo
Il sito di Roca, con una posizione strategica a controllo dello stretto del Canale d’Otranto, è stato oggetto di ricerche da parte dell’Università del Salento a partire dal 1983.
Qui l’area è caratterizzata dai resti sovrapposti di una lunga e ininterrotta occupazione umana di circa 3500 anni, dal II millennio a.C. fino alla metà del XVI sec. d.C.
Nonostante sia piccola la penisola lungo il lato occidentale, imponenti erano le mura di fortificazione dell’età del bronzo medio, tra le più importanti del Mediterraneo.
In breve al centro si trova il tessuto urbano dell’abitato della metà del 1300 e nella zona nord della stessa porzione, l’area del Cult Center e della cosiddetta Capanna-Tempio dell’età del bronzo finale.
Infine, distribuiti in varie aree, sono anche visibili i resti di fase messapica di alcune tombe a fossa, brevi tratti di percorsi stradali, pozzi e recinti per pratiche religiose.